Il mio cloud privato

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Utilizzi più computer e smartphone ? Vuoi avere a disposizione tutti i tuoi documenti  indipendentemente dalla postazione su cui lavori? Vuoi avere la certezza di lavorare sempre sull’ultima versione dei documenti?

Puoi naturalmente usare uno dei servizi internet (anche gratuiti) come Dropbox o Google Drive. Se però non ti fidi ad affidare i tuoi documenti ad un servizio esterno e vuoi un tuo cloud riservato a te (ed eventualmente ai tuoi amici o collaboratori), hai almeno due alternative, che ti permettono di lavorare sui documenti anche quando non sei connesso e, salvando il medesimo documento su più computer, realizzano anche una sorta di backup distribuito.

Entrambe le soluzioni richiedono di spendere qualche decina di euro per allestire un server presso un fornitore di servizi cloud (nel mio caso Netsons). Un investimento che si ripaga rapidamente: molti di questi servizi cloud offrono spazio disco illimitato, mentre solitamente il costo di Dropbox e co. cresce con la dimensione dell’archivio.

Oltre all’attivazione di un server in cloud, in entrambe le soluzioni è necessario installare sui computer un software di sincronizzazione, che provveda automaticamente a copiare i file nuovi o modificati sul server e, da questo, a propagarli sugli altri computer. Per gli smartphone ci sono app che permettono di accedere al server senza copiare automaticamente tutti i file localmente.

SOLUZIONE FTP

Quasi tutti i servizi cloud offrono la possibilità di attivare un server FTP seguendo una semplice procedura guidata, che consiste nella creazione di una directory e di un account (username / password) per l’accesso in lettura e scrittura alla directory.

Per caricare sul server in un sol colpo tutti i documenti che già abbiamo sul computer, si può usare un client ftp come FPTzilla.

Per sincronizzare i file a mano a mano che vengono creati o modificati sui singoli computer, suggerisco di installare FTPBox su ogni computer. La configurazione di FTPBox è molto semplice: basta dichiarare una cartella locale (es. “Documenti\Cloud”), l’indirizzo del server FTP e l’account. Ogni volta che viene creato o modificato un file sotto Documenti\Cloud, FTPBox provvede a copiarlo sul server. All’avvio del computer, FTPBox verifica se esistono file nuovi o modificati sul server e li copia nella cartella locale.

Sullo smartphone, è necessario installare una app di Gestione File che supporti FTP, es. “ES Gestore File“, con cui consultare il server e scaricare i documenti desiderati. “ES Gestore File” è anche richiamabile da tutte le altre app sotto il comando “Condividi”, permettendo quindi di salvare ogni tipo di file sul server.

SOLUZIONE  NEXTCLOUD

Su alcune versioni di Windows, FTPBox presenta problemi di compatibilità e prestazionali. Per una soluzione più affidabile e flessibile, suggerisco di installare sul servizio cloud il programma open source “NextCloud” (oppure OwnCloud, da cui NextCloud è derivato). Su Netsons è disponibile una procedura guidata per installarlo.

NextCloud ha una interfaccia web di gestione, che consente di accedere ai file anche da un internet point.

Su ognuno dei nostri computer che vogliamo mantenere sincronizzati, installiamo il client NextCloud (disponibile per Windows, Mac e Linux). Io l’ho provato su diversi pc Windows, con ottimi risultati. Il client consente anche di scegliere quali cartelle sincronizzare sui singoli pc, evitando ad esempio di propagare sul pc di ufficio i documenti di casa.

NextCloud mette a disposizione app per Android e Apple. E’ anche possibile accedere al server NextCloud da “ES Gestore File”, andando sotto “Rete – FTP” e aggiungendo un server “webdav”: il server NextCloud infatti risponde anche a richieste webdav.

NextCloud permette di definire più utenti che condividono tra loro i file su server, ed anche di condividere con utenti esterni singoli file e cartelle con un semplice link.

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